Escursione in bicicletta. Punta Sabbioni, Treporti, Lio Piccolo, Mesole.


13 biciclette in cerca di avventura e un’unica destinazione, le Barene.  Ecco chi erano quei ragazzi che da una Venezia frenetica e alquanto affollata hanno deciso di intraprendere un’esperienza a pochi chilometri di distanza. Tra quei ragazzi c’ero anch’io. Una giornata indimenticabile, baciata dal sole. Solo qualche ora prima le speranze di andare erano pressoché poche, il sole si è fatto attendere…ma al risveglio ho capito che per tutta la giornata ci avrebbe sorvegliato, spazzando via tutte le nuvole e il grigiore del giorno prima.



Partita da Venezia non avrei mai pensato di arrivare, con le biciclette prese a Punta Sabbioni, a soli pochi minuti di strada in un luogo del tutto inaspettato, così naturale immerso tra il verde delle alofile e l’azzurro dell’acqua, riflesso del cielo. Piccoli laghetti, natura incontaminata, rifugio per molte specie di uccelli e pesci.



L’unico cenno di urbanizzazione era la strada, il resto lo abbiamo portato noi, l’allegria, le risate e gli occhi sempre puntati all’orizzonte alla ricerca di qualche uccello o pesce che di rado si vede lungo i canali del centro storico.



È stata una bella esperienza perché ho visto con i miei stessi occhi ciò che spesso sfugge, spesso si parla di laguna ma si pensa solo a Venezia come città fin troppo confusa, ma non spingiamo lo sguardo oltre…ci sono luoghi immersi nella natura nel quale ritrovi te stesso, la tua voce risuona con quelle dei tuoi amici e poi tutt’intorno vi è silenzio.

Niente confusione e disordine, solo tanti amici con 13 biciclette e un unico ricordo.

Marianna


Che splendida avventura! Ognuno in sella alla propria biciletta, chi più chi meno sicuro, abbiamo pedalato alla scoperta delle barene di Lio Piccolo e Mesole, sotto un cielo terso di fine aprile. Condividendo la pace di quei luoghi, ne abbiamo ammirato la semplice bellezza, caratterizzata da un’incredibile varietà di flora e fauna, in modo ancora più intenso. Circondati dalla natura, è impossibile dimenticare che anche il più piccolo fiore o filo d’erba vive e, per quanto insignificante possa sembrare si nutre e respira.

Giada



Lasciarsi la città alle spalle mentre la motonave si allontana, con la sua scia, e partire, per
un ‘avventura senza confini.



Scoprire la natura e il suo rapporto di comunione con l’uomo, negli incantevoli dintorni di Venezia fatti delle  file ordinate degli orti intervallati da velme e canneti.
Sfidare il vento, ascoltare il canto degli uccelli che planano sull’acqua, sorridere al sole, ritrovare un po’  se stessi e il gusto della condivisione.
Sono un’escursione in bicicletta nella laguna?
No, perché nulla è mai semplicemente ciò che è.

Jennifer